The other side.

Da qualche tempo ho cardiopalmo. Che di giorno mi scoccia e di notte mi sveglia e non mi lascia dormire più. Mi sono accorta che il mio polso spesso é aritmico. E mi sono spaventata, ho pensato di essere davvero malata. E immantinente on the other side: dall’altro lato. E se fossi malata davvero? Ho la fibrillazione atriale. No, anzi ho la cardiomiopatia dilatativa.

Poi penso: idiota, sei ipocondriaca e fai il medico. Un cocktail delirante di paranoia e conoscenza che rende la fobia reale battezzando le paure: fibrillazione, cardiomiopatia.


Il cardiopalmo non passa. E allora penso che tra l’ipocondria e la noncuranza potrei fare una via di mezzo. E allora vado da un cardiologo, un cardiologo gigante e molto gentile. Il quale cardiologo enorme mi dice: sono extrasistoli ventricolari, effettivamente ne hai tante. Allora mi fa un ecocardiografia e un test da sforzo. Tutto a posto dice.


Non morirò di morte cardiaca improvvisa. Però meglio fare un Holter ECG. L’ho messo oggi. Ho i fili sotto la maglia e devo scrivere su un foglio quello che faccio e come mi sento.


Fare la paziente non mi piace. Perché paziente non sono.


Dovrei smettere di fumare. E pensare che già non guardo la tv non vado al cinema non faccio sport.
This entry was posted in Bionditudini, Dottore in medicina. Bookmark the permalink.