La mia nefrectomia. Sinistra.

HelloKidney Il mio sogno ricorrente delle ultime due settimane non è banale. Non sogno fughe da non so che cosa, non sogno tastiere telefoniche che mi impediscono di comporre numeri, né altri tipi di aprassia.
Io sogno quasi ogni notte da giorni la mia nefrectomia, ovvero quando un urologo ti fa uno sguaro di due spanne sul fianco e ti tira via un rene.
Nel mio sogno vedo il mio fianco eburneo dall’alto, con le luci abbaglianti della lampada scialitica che mi fanno sembrare ancora più diafana e i telini sterili azzurri del campo operatorio intorno. Vedo le mani guantate con i biogel del mio collega M. che incidono cute a freddo, sottocute, fascia, muscolo obliquo esterno, obliquo interno, trasverso con l’elettrobisturi. Vedo le sue mani isolare la loggia renale e mobilizzare il rene. E’ sempre il rene sinistro. E io, dall’alto, riconosco la mia anatomia senza la minima sensazione di ansia o angoscia.
Quando M. sta per isolare il peduncolo vascolare il sogno finisce. E io la mia nefrectomia sinistra non la vedo mai finire.
Questo sogno ricorrente mi lascia quattro domande senza risposte.
Il primo: qual è la diagnosi?
Il secondo: è una storia a lieto fine o in realtà nel sogno succede qualche catastrofe chirurgica/anestesiologica e io, come nei film di paura, mi copro gli occhi per non vedere e quindi smetto di sognare?
Il terzo: perché non avverto ansia o disagio riconoscendo la mia anatomia?
Il quarto: se decidessi di fare analisi, il mio analista si addormenterebbe perché sono noiosa ed egoriferita?
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